Diario di board - Telly, il presidente #VitaDaBoard #VitaDaPresidente #ESNItalia

21/04/2021

Sembra un clichè, ma la giornata del presidente inizia molto presto e finisce molto tardi. Mi sveglio alle 7:00, faccio colazione, dedico un’oretta a ESN e subito dopo comincio a lavorare. Durante le pause, mi occupo di rispondere alle mail, scrivere documenti, fare call o interviste. Alle 18:30 finisco di lavorare, ma riprendo a lavorare per ESN. La sera è il momento in cui posso dedicarmi di più alle faccende dell’associazione. Cerco di chiudere tutto per mezzanotte perché devo riposare almeno quelle 7 ore (per me dormire non è così sopravvalutato come lo è per Frenz). Chi legge può pensare che non abbia una vita sociale, ma incredibilmente cerco di avere anche quella!

Fare il presidente è molto impegnativo (un altro clichè), ma ha anche molti aspetti positivi. Per me la bellezza del ruolo è confrontarsi con i partner istituzionali o gli stakeholder esterni. Quando ci sono eventi e conferenze in collaborazione con loro (online in questo periodo), mi inorgoglisce molto poter presentare il lavoro che svolgono tutti i volontari per l’associazione. Questi contatti vanno ovviamente gestiti: significa dover correre dietro a molte persone, rispondere a tante mail (in media ne arrivano 40 al giorno) e non sempre si riesce a star dietro a tutto. Aspiro a diventare organizzato, preciso e puntuale come Carbo. È una persona da cui si può imparare tanto!

Carbo è figo, ma forse non tutti sapete che il sottoscritto ha un passato da musicista e si sa che le rockstar hanno il loro fascino! Ho iniziato a suonare la chitarra alle medie. Sono sempre stato un ascoltatore di cantautorato italiano. Da lì è nata la passione per la scrittura musicale che da adolescente è stata il mio modo di comunicare al mondo ciò che provavo. Con la band (The Clay) mi divertivo molto a suonare, ma anche questo era impegnativo come lo è ESN, perché suonavamo dalle 4 alle 6 ore al giorno! C’è una costante tra il me musicista e il me presidente: come rompo le scatole al board, così le rompevo anche alla band! La mia carriera da musicista non si è conclusa per questo motivo, seppur plausibile, ma per il fatto che ho imparato a comunicare in altri modi… forse è per questo che ora sono così logorroico! C’è bagarre tra me e Frenz su chi parli di più, ma io dico me perché, poverino, lui è surclassato dal fatto che io porto sul tavolo più tematiche.

Musica, ESN… ma lo sport non mi appartiene! Sono la persona meno sportiva al mondo, ma da poco io e Nadia abbiamo avviato la challenge dei passi. Frenz ha insistito per essere invitato alla sfida, ma in alcune giornate risulta che non si alza neanche per andare in bagno. Un fun fact che riguarda me e Frenz è che siamo entrati in ESN nello stesso periodo, abbiamo la stessa età, ma negli anni non abbiamo mai avuto modo di lavorare insieme. La prima volta è stata nel board ed eravamo convinti che ci saremmo stati antipatici perché entrambi parliamo molto e non abbiamo problemi nel dire ciò che pensiamo. La sorpresa è stata che con Frenz è nata una bellissima amicizia che va oltre il discorso del Consiglio direttivo.

Come presidente non ho mai partecipato ad eventi o conferenze in presenza (breve storia triste). Il lato positivo è aver partecipato a molte iniziative online a cui, per motivi logistici ed economici, non avrei potuto prendere parte in presenza. Il lato negativo è sicuramente non poter fare networking nei momenti informali degli eventi, come prendere un caffè insieme ad un partner istituzionale o parlare di persona con l’URI di una determinata università e capire quale sia la loro concezione su quello che fa ESN.

La nostra associazione è molto grande, ma, come presidente, ci tengo nel portare avanti due obiettivi ambiziosi. Uno è procedere con la transizione a Enti del Terzo Settore sia di ESN Italia che delle Sezioni, discorso che si conclude con la stipula di una polizza assicurativa per le Sezioni stesse. Questo è un obiettivo che ho ereditato e che ho portato avanti con la Commissione Affari Legali, creando un modello di Statuto per tutte le Sezioni. L’altro è recuperare il gap che si è creato con gli enti istituzionali proprio perché non c’è stata la possibilità di conoscersi dal vivo, collaborando con la CRUI, ma anche con altre associazioni del Terzo Settore al fine di arricchire le attività che svolgiamo e lavorare sui Sustainable Development Goals insieme alle Sezioni.

ESN è una realtà talmente avvolgente che non si tratta solo di volontariato, ma si basa su rapporti di amicizia così forti che ti permettono di far affidamento su alcune persone per qualunque tipo di problema, persone che vedono il mondo dalla tua stessa prospettiva. È una cosa molto potente che non ho mai trovato altrove. Questo è il motivo per cui si fa fatica ad uscire dal Network. Se domani dovessi lasciare ESN, mi mancherebbe proprio il clima di famiglia che si è creato in oltre 6 anni di appartenenza all’associazione.

Ora vado un po’ a camminare, altrimenti Nadia mi batte sempre nella sfida dei passi!

P.S. Per chi voglia rovinarsi l’udito, può cercare alcuni brani dei The Clay su YouTube e Spotify sotto il nome di Giovanni Telesca.

Un caro saluto,

Telly

Maria Giovanna R.