Erasmus in Schools 2016

Edizione Mov’in students+  

Erasmus Student Network (ESN) è una delle più grandi  associazioni interdisciplinari di studenti in Europa, riconosciuta dalla Commissione Europea, presente in 38 Paesi e più di 430 università. Il suo principale obiettivo è quello di sostenere, promuovere e sviluppare la mobilità studentesca creando un'ampia rete di servizi, volontariamente forniti da studenti, atti all’informazione e al supporto di altri studenti in partenza o in arrivo e alla reintegrazione di studenti di ritorno da un’esperienza di studio all’estero.  

Per fare ci  i soci di ESN Italia (il livello nazionale di ESN, che si compone di 51 sezioni locali) svolgono attività di accoglienza e incontro tra studenti stranieri e italiani per aumentare il senso di cittadinanza europea e integrare gli studenti nelle realtà locali delle città in cui sono ospiti. 

L’Unione Europea mette a disposizione dei suoi cittadini una vasta gamma di strumenti per vivere appieno la propria cittadinanza. Tra questi strumenti uno dei più importanti è l’ Erasmus+, il nuovo programma europeo a supporto dell’istruzione della formazione della gioventù e dello sport. A partire dalla scuola dell’obbligo, passando per l’università, e perfino da adulto, il cittadino europeo pu  sfruttare queste occasioni per vivere un’esperienza che non è solo una semplice permanenza all’interno dei confini di un paese straniero, ma una vero e proprio passaggio che cambierà la sua vita e quella di chi gli sta intorno, per sempre. 

Dopo aver avviato nel 2013 il progetto Erasmus in Schools (ispirandoci al livello internazionale di ESN), è nel 2014 che ESN avvia uno dei suoi più ambiziosi progetti: Erasmus in Schools+. Il progetto vuole mettere in contatto diretto gli studenti che prendono parte a uno scambio Erasmus+ con gli studenti delle scuole superiori italiane per raggiungere l’obiettivo di sensibilizzarli su tematiche molto importanti per il loro futuro, in particolare:

  • i benefici dello svolgere una parte dei loro studi all’estero; 
  • prevenire la xenofobia nelle scuole e sviluppare le loro competenze interculturali;  
  • uno stile di apprendimento innovativo basato sul contatto diretto con le realtà diverse; 
  • consapevolezza della diversità europea come ricchezza da sfruttare;  

Le 51 sedi locali di ESN Italia hanno l’opportunità di collaborare con l’Agenzia Erasmus+/Indire Italia per la realizzazione degli obiettivi del progetto.

Nel 2014, ESN international promuove un nuovo progetto, Mov’in Europe. Seguendo le direttive di Mov’ in Europe, i volontari ESN diventano veri e propri ambasciatori di un’Europa in movimento. In particolare ai giovani studenti, vengono promosse tutte le attività e le opportunità dei programmi di mobilità europea che si tratti indifferentemente di borse finanziate a favore di scambi internazionali ai fini di volontariato, studio o lavoro. Tutto diventa prezioso agli occhi del giovane apprendista alla scoperta di cosa il futuro gli possa offrire.  

Mov’in Europe ha raccolto per gli ESNers e per i giovani studenti tutti i programmi di scambio internazionale promossi dalla Commissione europea.

Erasmus in Schools avrebbe la forza e l’esperienza di portarli nelle scuole. 

Gli studenti internazionali che stanno studiando in Italia avranno l’opportunità di organizzare lezioni, conferenze e momenti di incontro nelle scuole per condividere la loro cultura, la conoscenza del mondo e affascinare i ragazzi della comunità locale, trasmettendo loro il profondo valore della mobilità, dell’apprendimento interculturale e dell’internazionalizzazione. Gli ESNers saranno invece gli ambasciatori della mobilità che, formati grazie all’impronta del progetto Mov’ in Europe, sapranno illustrare tutti i programmi di scambio internazionale. Sarà come trovarsi già in un altro paese attraverso i racconti di vita quotidiana, la lingua e le testimonianze di vita all’estero degli studenti Erasmus e internazionali, ma anche di noi volontari. 

Esperti nell'ambito della gestione delle risorse umane hanno dichiarato che le esperienze internazionali siano un valore aggiunto al proprio curriculum vitae e aiutino a sviluppare competenze interculturali altamente richieste sia dalle aziende europee che dal settore pubblico.  Proprio per questo abbiamo ritenuto essenziale coinvolgere anche gli studenti universitari che alcune volte non sono a conoscenza delle diverse opportunità di studio e lavoro presenti all’estero. Inoltre molto spesso gli universitari appaiono distanti dai temi riguardanti l’UE e non si sentono parte di essa. 

Nasce così: Mov’in Students+ . 

In un mondo e in un mercato che offre sempre meno certezze, l’esperienza di uno scambio permette ai giovani di costruirsi un profilo umano e professionale solido e adattabile.  

Sommariamente il progetto Mov’in Students+ prevede:  

Di cosa si tratta? Raccontare il valore delle mobilità nelle Università.  

Perché? Per portare all’interno degli Atenei italiani tutti i progetti di scambio internazionale (lavoro, formazione, studio, volontariato e viaggi) che l’Europa offre.  

Obiettivi:  

  • condividere i benefici dello svolgere una parte dei loro studi all’estero; 
  • condividere uno stile di apprendimento innovativo basato sul contatto diretto con le realtà diverse; 
  • far acquisire la consapevolezza della diversità europea come ricchezza da sfruttare; 
  • consentire ai giovani di svolgere un ruolo attivo nel processo di costruzione dell’Europa. 
  • diminuire una futura lotta alla disoccupazione. 

Gli studenti Erasmus sono i più occupati a lungo periodo, hanno maggiori capacità di problem solving, sono più curiosi, hanno sviluppato maggiori capacità di adattamento rispetto a giovani che non hanno mai fatto un'esperienza di formazione all'estero. Queste alcune delle considerazioni di uno studio della Commissione Europea sull'impatto dell'Erasmus ai fini lavorativi: i giovani in movimento hanno un tasso di disoccupazione del 23%, circa la metà dei loro coetanei che non hanno messo mai piede fuori dal proprio paese per formarsi. 

“Cercate le cose che uniscono e celebrate le differenze.”