Buona la prima! La “Giornata Nazionale della Mobilità 2016” è stata un successo; non poteva essere diversamente e di questo Erasmus Student Network Italia non può che esserne fiera, non può non ringraziare chi ha collaborato e chi si è speso per la reale riuscita dell’evento; chi ogni giorno, dedicando il suo tempo a questa bella realtà – che è volontariato, ricordiamolo – contribuisce a portare avanti questa grande macchina, a smuovere le cinquantuno sezioni che compongono il network italiano, spendendosi affinchè quella degli studenti in mobilità sia davvero l’esperienza più bella che possa esistere, mettendosi completamente a disposizione per contrastare gli innegabili ostacoli che ci aspettano non appena varchiamo la porta di casa, carichi di sogni e responsabilità.

La responsabilità, lo stesso concetto che ci riconduce a quello più ampio di cittadinanza attiva, di Generazione Erasmus, la prima vera generazione composta, non di italiani, francesi e tedeschi, ma di europei. Essere parte del progetto Erasmus ci da di diritto il pass per ergerci a fautori della mobilità, di un’Europa libera da vincoli e più unita, un’Europa fatta di persone e non solo di leggi, attentati e movimenti controcorrente.

E’ per questo che la conferenza di apertura ha toccato il tema caldo dell’allargamento dell’Unione Europea ai paesi balcanici. Un inizio fortemente voluto da ESN e Commissione Europea volto ad evidenziare positività e criticità dell’eventuale ingresso nella nostra Europa da parte di: Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Albania, Macedonia e Turchia. Paesi così differenti, altrettanto simili sotto altri punti di vista, pronti ad arricchire la popolazione europea.

Si è subito entrati nel vivo delle attività con le parole del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Italiano, nella persona di Federico Cinquepalmi, che ha espresso l’orgoglio dell’ospitare una giornata come questa proprio al MIUR. E poi le parole di Safi Sabuni, presidente di ESN International, che spiega il ruolo dei giovani in questo importante passo partendo dalla condivisione di valori, di esperienze. “ESN conta una partecipazione giovanile” e questa mentalità è volta ad abbattere ogni barriera e, in un periodo che vede terrorismo e brexit all’ordine del giorno, intervenire con la multiculturalità dei programmi di mobilità è sicuramente un’ottima strategia per portare avanti il concetto di ampliamento; la prossima generazione sarà pronta al cambiamento fondato su tutto quello che stiamo vivendo e cercando di portare avanti: “Nothing about us, nothing without us”.  

Segue AIESEC (Association Internationale des Etudiants en Sciences Economiques et Commerciales) con il primo programma volto a unire differenti università e società. L’associazione, fondata nel 1948, tocca ormai 126 paesi e vede nei giovani la chiave per una leadership che detti valori da seguire. Un esempio è la collaborazione con UN (United Nations) basata sul concetto “Youth4Global” che conta 200000 partecipanti in tutto il mondo e tramite i concetti di “Global Volunteer”, esperienza di sei mesi all’estero basata su educazione e sviluppo, di “Global Talent”, che mira alla connessione studenti-lavoro permettendo esperienze in azienda, “Global Entrepreneurs”, per startup, e di “Global Cooperation”, promuove l’internazionalizzazione.

Secondo Brian De Lord, CEO di Europeace Youth, invece il problema sarebbe dettato dal fatto che viviamo in un mondo interconnesso e questo aumenta la complessità di pianificare una strategia per l’ingrandimento dell’UE, piuttosto le persone andrebbero incoraggiate a scoprire, a riflettere e a creare aspirazioni sul futuro.

La parte mattutina dell’evento termina con Matthew Clemo, Vicepresidente di ESN che ci parla del ruolo del nostro network in quest’apertura ai paesi balcanici ricordando che molti dei Paesi coinvolti sono già parte di ESN: è il caso di Bojana Zimonjic, main chair dell’International Committee for Education. Secondo lei sia l’EU che i paesi balcanici potrebbero avere benefici da questa espansione. Da un lato l’Europa che sta perdendo la sua caratteristica ospitalità nei confronti dei cittadini di questi paesi; dall’altro l’educazione e il forte sistema d’istruzione, la ricchezza storica e culturale e l’essere politicamente limitati quali caratteristiche dei Balcani.

Il pomeriggio si apre con una presentazione da parte delle istituzioni presenti: il MIUR, l’Agenzia Nazionale Erasmus+/Indire, la fondazione GaragErasmus e gli atenei di Firenze, Roma Sapienza, Milano IULM, Bolzano, Trento, Conservatorio di Salerno, Camerino, Cagliari, Milano Statale, Pisa, Siena, Bari, L’Aquila e Padova.

Ed eccoci al punto: come ESN e GaragErasmus possono divenire strumenti per gli Uffici Relazioni Internazionali e i rispettivi Atenei. Rompe gli indugi Clara Grano per l’Agenzia Nazionale Erasmus+/INDIRE, spiegando quanto ESN faccia e quanto il lavoro di giovani volontari, costantemente a contatto con chi coinvolto in un programma di mobilità internazionale, sia non solo notevole ma necessario. “ESN Italia ha avuto un notevole sviluppo negli ultimi anni” e l’istituzione che lei rappresenta mai si è tirata indietro dinanzi a richieste di collaborazione. E’ proprio questo l’invito mosso agli URI e ai loro Atenei: “ESN è una risorsa, sfruttatela!”.

Segue la fondazione GaragErasmus nelle persone di Carlo e Fabrizio Bitetto: dall’Erasmus a ESN e poi? E poi c’è GaragErasmus! La fondazione, guidata da Francesco Cappè, illustra la piattaforma Check-inEurope quale reale “garage”, punto di ritrovo di skills, di capacità e di talenti riuniti in un network internazionale.

Si continua con Matthew Clemo che spiega nello specifico come ESN è, la sua struttura, il suo funzionamento, la collaborazione tra i livelli locale, nazionale ed internazionale; completa il quadro Safi Sabuni esponendo come la realtà di ESN possa interfacciarsi direttamente e quotidianamente con le istituzioni, in primis con la Commissione Europea, ricordando, con un’analisi portata a termine da Bojana Zimonjic, quanto il nostro lavoro sia di supporto a Brussels nell’esempio più lampante del ESNsurvey con il quale ogni anno, ESN conduce un'indagine che esplora i problemi collegati alla mobilità accademica e non.

Ma cosa fa ESN per migliorarsi? In Italia crediamo fortemente che il volontariato non sia solamente dare ma, in qualche modo, anche ricevere. Per questo motivo, oltre al sorriso di uno studente Erasmus, che con il suo “Grazie” un po’ pronunciato male ripaga già del tutto, siamo soliti operare tramite workshop al fine di migliorarci e permetterci di approfondire conoscenze e aprirci a nuove. In quest’ottica è stato prezioso il contributo di Marina Mele, executive coach, soft skills consultant, counsellor per l’orientamento professionale che ci ha spiegato quanto è importante avere un sogno e quanto è difficile, ma altrettanto possibile, riuscire a renderlo realtà.

Dopo un piccolo break, Angelo Campione e Emanuele Carmi, rispettivamente Presidente ed Education Officer del network italiano hanno presentato ESN Italia e i suoi progetti intavolando, con gli Uffici Relazioni Internazionali presenti, una discussione su quali fossero le possibilità messe a disposizione da ambo le parti, quale potesse essere il valore aggiunto “ESN” e cosa fosse possibile fare l’uno per l’altro.

La giornata ha permesso di capire dove e come migliorare le collaborazioni con gli Uffici Relazioni Internazionali e i loro Atenei, ha sicuramente intensificato i rapporti con le istituzioni presenti valorizzando, ancora una volta, il costante lavoro di circa 17000 volontari in tutta Italia. Non poteva dunque esserci risoluzione migliore e, in attesa della prossima edizione, non ci resta che augurare - ed augurarci - buon lavoro!


Good first take! The "National Mobility Day 2016" has been a success; it could not be otherwise and Erasmus Student Network Italia cannot help but be proud of that, it cannot fail to thank those who have collaborated and have spent time and energies on the actual success of the event; those who, every day, devoting his time to this beautiful reality – which is voluntary, let us remember – helps to carry on this great machine, to move the fifty-one sections that form the Italian network, spending their energies so that the experience of students during mobility is truly going to be the best one that can exist, making themselves available to counter the undeniable obstacles that await us as soon as we pass through the door of our house, loaded with dreams and responsibilities.

Responsibility, the same concept that brings us again to the broader concept of active citizenship, of Erasmus Generation, the first real generation the consists not of Italians, French and Germans, but of Europeans. Being part of the Erasmus project, gives us the right, the pass, to set ourselves up as advocates of mobility, of a Europe free from obligations and more united, a Europe made of people, not just of laws, terrorist attacks and counter-movements.

This is why the opening lecture touched on the hot topic of the enlargement of the European Union to the Balkan countries. A beginning strongly wanted and supported by ESN and the European Commission which aims to highlight the positive and critical aspects of an eventual entry of Bosnia and Herzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Albania, Macedonia and Turkey in our Europe. Such different countries, but just as similar in other respects, ready to enrich the European population.

We got directly to the hearth of the discussion with the words of the Italian Ministry of Education, University and Research in the person of Federico Cinquepalmi who has expressed the pride of hosting a day like this right in the MIUR. And then the words of Safi Sabuni, president of ESN International, explaining the role of youth in this important step starting from the sharing of values, of experiences.

"ESN has youth participation" and this mindset is aimed at breaking down all barriers and, in a period that sees terrorism and Brexit on the agenda, intervening with the multiculturalism of mobility programs is a good strategy to take forward the concept of enlargement; the next generation will be ready to a change based on everything we are living and trying to carry on: "Nothing about us, nothing without us".

It follows AIESEC (Association Internationale des Estudiants en Sciences Economiques et Commerciales) with the first program aimed at bringing together different universities and companies. The organization, founded in 1948, touches now 126 countries and sees in young people the key to a leadership that dictates the values to follow. An example of that is the collaboration with UN (United Nations) based on the concept "Youth4Global" that counts 200,000 participants around the world and through the concepts of "Global Volunteer", an experience of six months abroad based on education and development, of "Global Talent", which aims to a student-work connection allowing experiences in companies, "Global Entrepreneurs", for startups, and "Global Cooperation", it promotes the internationalization.

According to Brian De Lord, CEO of Europeace Youth, the problem would instead be dictated by the fact that we live in an interconnected world, and this increases the complexity of planning a strategy for the EU enlargement, people should rather be encouraged to explore, to reflect and to create aspirations for the future.

The morning part of the event ends with Matthew Clemo, Vice President of ESN who tells us about the role of our network in this openness to the Balkan countries recalling that many of the countries involved are already part of ESN: this is the case of Bojana Zimonjic, main chair of the International Committee for Education. According to her opinion, both the EU and the Balkan countries could benefit from this enlargement. On the one hand, a Europe that is losing its characteristic hospitality towards the citizens of these countries; on the other education and a strong education system, the rich history and culture and to be political as Balkan features.

The afternoon begins with a presentation by the present institutions: the MIUR, the Erasmus+/INDIRE National Agency, the GaragErasmus foundation and the universities of Florence, Rome Sapienza, IULM Milan, Bolzano, Trento, Conservatory of Salerno, Camerino, Cagliari, Milan University, Pisa, Siena, Bari, L'Aquila and Padua.

And here is the point: how ESN and GaragErasmus can become tools for the International Relations Offices and the respective Universities. Then Clara Grano for the Erasmus+/INDIRE National Agency, explains how much ESN does and how the work of young volunteers, constantly in contact with those involved in an international exchange program, is not only significant but necessary. "ESN Italy has had a remarkable development in recent years" and the institution she represents has never pulled back in front of requests for collaboration. It is that the invitation moved to the URIs and their universities: "ESN is a resource; make the most of it!”.

Follows the GaragErasmus foundation with Carlo and Fabrizio Bitetto: from the Erasmus to ESN, and then what? And then there is GaragErasmus! The foundation, led by Francesco Cappè, shows the check- in Europe platform as a real "garage", a meeting point for skills, capacities and talents together in an international network.

It continues with Matthew Clemo explaining how ESN is in detail, its structure, its functioning, the collaboration between local, national and international; completes the picture Safi Sabuni exposing how the reality of ESN can interface directly and daily with the institutions, primarily with the European Commission, recalling, with an analysis carried out by Bojana Zimonjic ,how much our work supports Brussels, the most striking example being the ESNsurvey using which every year, ESN conducts a survey that explores the problems related to academic mobility and more.

But what does ESN do in order to improve? In Italy, we strongly believe that volunteering is not only giving but, in some way, also receiving. For this reason  in addition to the smile of an Erasmus student, who with his "Thank you" a little-mispronounced pays back entirely, we usually work through workshops in order to improve and deepen knowledge and enable us to open ourselves to new ones. In this perspective was invaluable the contribution of Marina Mele, executive coach, soft skills consultant and career guidance counsellor, who explained to us how important is to have a dream and how hard, but just as possible, is to be able to make it reality.

After a small break, Angelo Campione and Emanuele Carmi, President and Education Officer of the Italian network presented ESN Italy and its projects entering into, along with the International Relations Offices, a discussion about which are the possibilities made available by both parties, which could be the "ESN" added value and what they can do for each other.

The day has allowed us to understand where and how to improve cooperation with the International Relations Offices and their universities, it has certainly intensified relations with the institutions present emphasizing, once again, the constant work of about 17.000 volunteers throughout Italy. There could not, therefore, be better resolution and, while waiting for the next edition, we can only wish - and hope – good luck!